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Asta delle Bovine nate e allevate
nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano
A Parma, sabato 16 novembre 2019 alle ore 10
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11/11/19 |
Torna l’appuntamento autunnale dell’Asta delle bovine nate e allevate
nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano organizzata dall’Associazione
regionale allevatori dell’Emilia Romagna in collaborazione con il
Consorzio agrario provinciale di Parma, che il 16 novembre prossimo, a
partire dalle ore 10, ospiterà l’evento nell’area della stalla dell’ex
Centro Tori in via Jones Melvin 15, a Parma.
Un
appuntamento iniziato un paio di anni fa e che è ormai diventato una
consuetudine non solo per gli allevatori che producono per il Parmigiano
Reggiano, ma anche per i tecnici e gli operatori del settore che possono
sfruttare un’occasione di incontro e confronto
professionale.
Sono una trentina le bovine, tutte in lattazione e di razza Frisona e
Bruna, che sfileranno nel ring accomunate da un unico comun
denominatore: l’elevato valore genetico e il perfetto stato sanitario,
determinato soprattutto dai rigorosi controlli a cui
ognuna di esse verrà sottoposta per poter partecipare all’Asta.
“Oggi più che mai l’eccellente condizione sanitaria
del bestiame deve essere garantito – spiega il presidente di
Araer, Maurizio Garlappi – e noi siamo orgogliosi di poter affermare che
i servizi offerti e i tecnici messi in campo da Araer sono assolutamente
in grado di assicurare il rispetto scrupoloso delle analisi previste,
tant’è vero che il Regolamento redatto per partecipare all’Asta dedica
un accurato elenco di requisiti
da rispettare per l’ammissione. In questo scenario la gestione del
farmaco e di conseguenza l’asciutta selettiva delle bovine rappresentano
due inscindibili capisaldi su cui Araer sta lavorando per fornire agli
associati un servizio sempre puntuale e competente a sostegno della loro
professionalità”.
Il
continuo dinamismo a cui il mondo allevatoriale è chiamato non può
prescindere dal radicamento alle tradizioni. “L’Asta delle bovine
rientra in questo contesto – sottolinea Claudio Bovo, direttore di Araer
– perché favorisce quel confronto tra allevatori di cui spesso si è
sentita la mancanza. All’aspetto legato a un passato che sta tornando di
grande attualità, dobbiamo unire l’innovazione tecnico-scientifica che
ci permette di presentare animali non solo iscritti al Libro
Genealogico, ma caratterizzati soprattutto da un elevato valore genetico
e da un altrettanto ineccepibile stato sanitario, certificato dalle
scrupolose analisi a cui, come ricordava il presidente Garlappi, tutti i
soggetti partecipanti all’Asta devono sottostare”.
L’Asta delle bovine nate e allevate all’interno del Comprensorio del
Parmigiano Reggiano rappresenta un fiore all’occhiello anche per il
Consorzio agrario provinciale di Parma che, come afferma il suo
presidente, Giorgio Grenzi, “costituisce un’iniziativa in cui noi
crediamo molto e che fin dalla sua prima edizione ha saputo attrarre un
pubblico di allevatori e operatori sempre numeroso e competente. Anche
questo tipo di rassegne contribuisce alla crescita professionale degli
allevatori, soprattutto in momenti in cui oltre alla qualità produttiva
occorre trasmettere informazioni corrette, rispondere alle esigenze del
mercato, mantenere alto il livello della competitività”.
Anche in questa occasione, le bovine verranno battute all’Asta da uno
dei più conosciuti battitori, Pier Paolo Pradi, che non mancherà di
animare con competenza la kermesse. Come nelle passate edizioni le
bovine saranno valutate dai tecnici Araer che dovranno esprimersi sulle
caratteristiche morfologiche di ogni soggetto. Dopo la mungitura della
sera di venerdì 15 novembre, quando le bovine verranno ricoverate nella
Stalla del Consorzio, si procederà alle analisi di routine sul latte per
stabilire i livelli di grasso, proteine, lattosio, inibenti e cellule
somatiche. La mattina dopo, prima della sfilata, ogni bovina verrà
sottoposta alle rituali operazioni di toelettatura per mettere in mostra
le sue migliori caratteristiche morfologiche.
L’invito a partecipare è rivolto anche al pubblico dei non addetti ai
lavori. Sarà un’occasione molto interessante per avvicinare il
“consumatore” al mondo dell’allevamento e scoprire di quanta passione e
professionalità è pervaso.
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